16/07/2024
Concordato preventivo biennale e decreto “correttivo”
- viene differito al 15 luglio la messa a disposizione del software applicativo del concordato per i contribuenti in regime forfetario già nel 2023 (la specificazione è necessaria in quanto coloro che aderiscono al citato regime nel 2024 vengono esclusi dal concordato); sarebbe confermato il termine del 15 giugno per gli altri contribuenti ISA
- possibile differire il versamento di saldo e acconto al 30 agosto 2024 con maggiorazione dello 0,40%;
- aggiunte ulteriori cause di esclusione per i soggetti
- che nel periodo d’imposta precedente, conseguono, nell’esercizio d’impresa o di arti e professioni, redditi o quote di redditi, comunque denominati, in tutto o in parte, esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40% del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni;
- per il primo periodo d’imposta oggetto del concordato, accedono al regime forfetario;
- nel primo anno cui si riferisce la proposta di concordato, sono interessati da operazioni di fusione, scissione, conferimento (oppure per le società di persone o le associazioni professionali sono interessate da modifiche della compagine sociale).
- prevista l’introduzione di maggiorazioni degli acconti d’imposta per il primo periodo di adesione al concordato. In particolare, se l’acconto IRPEF/IRES è determinato sulla base dell’imposta relativa al periodo precedente (in fase di prima applicazione, il 2023), è dovuta una maggiorazione del 15% della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato; per l’acconto IRAP, la maggiorazione sarebbe pari al 3%. Se si tratta di contribuente è in regime forfetario, la maggiorazione è del 12% o del 4% per le nuove attività.