16/07/2024

Concordato preventivo biennale e decreto “correttivo”

Alcuni aspetti del concordato preventivo biennale saranno oggetto di modifica con l’approvazione di un nuovo decreto. Per il primo anno di applicazione il termine di adesione al concordato viene differito al 31 ottobre. Coincide con quello per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Per gli anni successivi viene differito al 31 luglio. Inoltre, sono previste le seguenti novità:
  • viene differito al 15 luglio la messa a disposizione del software applicativo del concordato per i contribuenti in regime forfetario già nel 2023 (la specificazione è necessaria in quanto coloro che aderiscono al citato regime nel 2024 vengono esclusi dal concordato); sarebbe confermato il termine del 15 giugno per gli altri contribuenti ISA

  • possibile differire il versamento di saldo e acconto al 30 agosto 2024 con maggiorazione dello 0,40%;

  • aggiunte ulteriori cause di esclusione per i soggetti
    • che nel periodo d’imposta precedente, conseguono, nell’esercizio d’impresa o di arti e professioni, redditi o quote di redditi, comunque denominati, in tutto o in parte, esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40% del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni;
    • per il primo periodo d’imposta oggetto del concordato, accedono al regime forfetario;
    • nel primo anno cui si riferisce la proposta di concordato, sono interessati da operazioni di fusione, scissione, conferimento (oppure per le società di persone o le associazioni professionali sono interessate da modifiche della compagine sociale).

  • prevista l’introduzione di maggiorazioni degli acconti d’imposta per il primo periodo di adesione al concordato. In particolare, se l’acconto IRPEF/IRES è determinato sulla base dell’imposta relativa al periodo precedente (in fase di prima applicazione, il 2023), è dovuta una maggiorazione del 15% della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato; per l’acconto IRAP, la maggiorazione sarebbe pari al 3%. Se si tratta di contribuente è in regime forfetario, la maggiorazione è del 12% o del 4% per le nuove attività.
 
 
 
 
 
 
 
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Andrea Pircher

Dottore commercialista e revisore legale
Ufficio centr. contabilità e consulenza fiscale
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