13/12/2023

Omaggi natalizi e spese di rappresentanza

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, si riepiloga il trattamento fiscale delle spese per omaggi. Per la corretta gestione degli omaggi occorre analizzare la disciplina sia a fini redditi che sia a fini IVA. Da un punto di vista fiscale, gli omaggi natalizi sono regolati dalle disposizioni previste in materia di spese di rappresentanza. Tali spese, in genere, devono avere una finalità promozionale per l’azienda ed essere rivolte alla creazione di un beneficio economico per l’azienda che le sostiene, anche solo potenziale; devono essere inoltre gratuite e rispettare un principio di “congruità”, risultando ragionevoli ed in linea con agli usi commerciali del settore in cui l’impresa opera.

Nel caso in cui i destinatari degli omaggi siano i dipendenti dell’impresa, il costo di acquisto di tali beni è classificato nella voce “spese per prestazioni di lavoro dipendente” e non nelle spese di rappresentanza; pertanto, tali costi saranno interamente deducibili dalla base imponibile al fine delle imposte dirette, a prescindere dal fatto che il bene sia o meno oggetto di produzione e/o commercio da parte dell’impresa. Le erogazioni liberali in natura (sotto forma di beni o servizi o di buoni rappresentativi degli stessi) concesse ai singoli dipendenti costituiscono reddito di lavoro dipendente per questi ultimi se di importo superiore a 258,23 euro nello stesso periodo d’imposta. Pertanto, il superamento per il singolo dipendente della franchigia di 258,23 euro comporterà la ripresa a tassazione di tutti i benefits (compresi gli omaggi) erogati da parte del datore di lavoro. Tale limite è per l’anno 2022 elevato a 3.000 euro.

Per poter inquadrare correttamente l’operazione è necessario individuare il tipo di bene oggetto di omaggio (rientrante o meno nell’oggetto dell’attività esercitata) e distinguere il relativo trattamento ai fini IVA e per le imposte dirette (IRPEF/IRES); si riepilogano nelle tabelle di seguito i diversi casi.

BENI NON OGGETTO DELL'ATTIVITÀ - IMPRESE

A CLIENTI
  • Costo unitario fino a 50 euro

    IVA     
    Detrazione Iva  SI (anche alimenti e bevande)  
    Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
    IRPEF/IRES    
    Deducibilità della spesa Per intero nell'esercizio  
  • Costo unitario superiore a 50 euro
  • IVA     
    Detrazione Iva  NO  
    Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
    IRPEF/IRES    
    Deducibilità della spesa
    Le spese non devono comunque superare i seguenti limiti proporzionali dei ricavi:
    • 1,50% sui ricavi inferiori ad euro 10 milioni;
    • 0,60% sui ricavi tra euro 10 milioni e 50 milioni;
    • 0,40% sui ricavi eccedenti euro 50 milioni
     


A DIPENDENTI

IVA     
Detrazione Iva  NO
 
Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
IRPEF/IRES    
Deducibilità della spesa Per intero nell'esercizio (spesa per prestazioni di lavoro;
fringe benefit per dipendente se superiore ad euro 258;
per l’anno 2023 – 3.000 euro se figli a carico)
 


BENI NON OGGETTO DELL'ATTIVITÀ - PROFESSIONISTI

A CLIENTI
  • Costo unitario fino a 50 euro

    IVA    
    Detrazione Iva  SI (anche alimenti e bevande)  
    Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
    IRPEF/IRES
     
    Deducibilità della spesa Nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta  
  • Costo unitario superiore a 50 euro
  • IVA     
    Detrazione Iva  NO  
    Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
    IRPEF/IRES    
    Deducibilità della spesa Nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta  


A DIPENDENTI

IVA     
Detrazione Iva  NO
 
Cessione gratuita Escluso da IVA (nessun obbligo di emettere fattura)  
IRPEF/IRES    
Deducibilità della spesa
Per intero nell'esercizio (spesa per prestazioni di lavoro; fringe benefit per dipendente se superiore ad euro 258; per l’anno 2023 – 3.000 euro se figli a carico)
 

  1. BENI OGGETTO DELL'ATTIVITÀ - IMPRESE E PROFESSIONISTI

A CLIENTI
  • Costo unitario fino a 50 euro

    IVA    
    Detrazione Iva  SI   
    Cessione gratuita Imponibile IVA (obbligo di emette-re fattura)  
    IRPEF/IRES
     
    Deducibilità della spesa Per intero nell'esercizio  
  • Costo unitario superiore a 50 euro
  • IVA     
    Detrazione Iva  SI  
    Cessione gratuita Imponibile IVA (obbligo di emette-re fattura)  
    IRPEF/IRES    
    Deducibilità della spesa Le spese non devono comunque superare i seguenti limiti proporzionali dei ricavi:
    • 1,50% sui ricavi inferiori ad euro 10 milioni;
    • 0,60% sui ricavi tra euro 10 milioni e 50 milioni;
    • 0,40% sui ricavi eccedenti euro 50 milioni
     


A DIPENDENTI

IVA     
Detrazione Iva  SI  
Cessione gratuita Imponibile IVA (obbligo di emettere fattura)  
IRPEF/IRES    
Deducibilità della spesa
Per intero nell’esercizio (spesa per prestazioni di lavoro; fringe benefit per dipendente se superiore ad euro 258; per l’anno 2023 – 3.000 euro se figli a carico)
 
 
 
 
 
 
 
 
Condividi. Consiglia questa news ai tuoi amici.
 
 
 

Il tuo interlocutore

 
 

Andrea Pircher

Dottore commercialista e revisore legale
Ufficio centr. contabilità e consulenza fiscale
Sede: Bolzano
 
T: 0471 310 311
E-mail:
 
 
 
 
 

Potrebbe interessarti anche
 

10/10/2024

CPB: requisiti, cause di esclusione e cessazione/decadenza

In vista del termine per l’eventuale adesione al concordato preventivo biennale (31 ottobre 2024), in breve CPB, è importante verificare, anche a seguito delle novità introdotte recentemente, i requisiti di accesso e le cause di ...
 
 

09/10/2024

CPB, un esempio per valutare la proposta del fisco

Il Concordato preventivo biennale (CPB) risulta particolarmente vantaggioso qualora si dovessero conseguire redditi (2024 e 2025) superiori a quelli proposti dal fisco; tale valutazione va effettuata però con estrema attenzione poiché in caso di ...
 
 

04/10/2024

Edilizia: come richiedere il DURF

Per le imprese interessate alla richiesta della Patente a Crediti in edilizia, è necessario richiedere anche il cosiddetto “DURF”, il Documento Unico di Regolarità Fiscale. Elenchiamo di seguito quali sono le possibilità per richiedere tale ...
 
 

02/10/2024

Scadenziario ottobre 2024

I titolari di partita IVA hanno l’obbligo di presentare il modello F24 esclusivamente con modalità telematiche; per soggetti privati è possibile presentare il modello F24 in forma cartacea solo se non sono presenti compensazioni.
 
 
 
Contattaci