17/02/2022
Buoni regalo, gli aspetti da tenere d’occhio
I consigli del legale
Il primo consiglio è di specificare tutti i dati nel modo più preciso possibile quando si emette un buono. In particolare, il luogo (negozio/filiale ecc.), eventuali prodotti esclusi e/o un beneficiario specifico (si tratta in entrambi i casi di facoltà) e, soprattutto, informazioni precise sulla validità del buono.
Validità del buono
Se sul buono risulta indicata una data specifica entro la quale il buono dev’essere utilizzato, tale data è da considerarsi concordata ed assume dunque validità tra le parti. Se, invece, non vi è indicata alcuna data, si può generalmente presumere un “periodo di prescrizione” di dieci anni. Per evitare ciò ed eventuali controversie, si consiglia in ogni caso di indicare sul buono una data esplicita. La durata del buono non dovrebbe essere troppo breve. Nella prassi spesso i commercianti concedono un periodo di un anno entro il quale il buono deve essere utilizzato dal cliente.
Utilizzo del buono
Se il nome del beneficiario non è esplicitamente indicato sul buono, questo può essere utilizzato da qualsiasi persona. In linea di principio, qualsiasi prodotto può essere acquistato con il buono, a meno che sul buono non siano indicati espressamente alcuni prodotti o servizi.
Cambio in contanti/differenza tra prezzo del prodotto e valore del buono
Di solito un cambio in contanti è escluso, a meno che il commerciante non lo conceda. Lo stesso vale per un’eventuale differenza tra il valore del buono ed il prezzo d’acquisto. In tal caso il commerciante potrà emettere un buono pari alla somma residua. Anche per tale ulteriore buono deve essere specificato un certo periodo di validità.
Garanzia e cambio di prodotto
L’emissione di un buono non influisce in alcun modo su eventuali diritti di garanzia del cliente. Eventuali difetti dei prodotti devono essere fatti valere dal cliente entro due mesi dalla loro scoperta e comunque entro due anni dalla data d’acquisto. Il cambio di un prodotto che non presenta difetti non deve essere obbligatoriamente concesso dal commerciante. Sarà una sua libera scelta se cambiare o meno il prodotto. Per la vendita online si applicano invece regole diverse.