03/11/2023

Acconto IRPEF con possibile rateizzazione

Con il decreto legge “collegato fiscale” alla manovra di bilancio 2024 si prevede lo slittamento della scadenza del secondo acconto IRPEF per le “piccole partita IVA”. In particolare la norma prevede che per il solo anno di imposta 2023, le persone fisiche titolari di partita IVA, con ricavi/compensi inferiori a 170.000 euro nel periodo d'imposta precedente, effettuino il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL, entro il 16 gennaio dell'anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese oltre interessi.

In base alla norma, dalla proroga risultano esclusi:
  • le persone fisiche “non titolari” di partita IVA (dovrebbero rientrarvi anche i soci di società e associazioni “trasparenti” ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR, sempre che non siano titolari di una propria partita IVA);
  • i soggetti diversi dalle persone fisiche (ad esempio, le società di capitali e di persone, nonché gli enti commerciali e non commerciali);
  • le persone fisiche titolari di partita IVA, ma che nel 2022 dichiarano ricavi o compensi di importo superiore a 170.000 euro.
 
 
 
 
 
 
 
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Andrea Pircher

Dottore commercialista e revisore legale
Ufficio centr. contabilità e consulenza fiscale
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