11/12/2023
Fringe benefit: con figli a carico, soglia di esenzione a 3.000 euro
Si considerano percepiti nel periodo d’imposta anche le somme e i valori corrisposti entro il 12 gennaio del periodo d’imposta successivo a quello a cui si riferiscono (per il principio c.d. “di cassa allargata”).
Si ricorda che la misura non rappresenta un obbligo, ma un incentivo fiscale per il datore di lavoro: le imprese non sono quindi obbligate a concedere i fringe benefit, ma rappresenta una libera opzione.
Tra i fringe benefit concessi ai lavoratori sono incluse anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
In caso di ricorso ai voucher, il benefit si considera percepito dal dipendente nel momento in cui lo stesso entra nella disponibilità del lavoratore, a prescindere dal fatto che il servizio venga fruito in un momento successivo.